sabato 31 ottobre 2009

CAPO XII

Della osservanza del Sabato. Dell'uomo, che aveva la mano inaridita. I farisei macchinano la morte di Cristo. Guarigioni miracolose. Dell'indemoniato cieco, e mutalo. I Farisei convinti di bestemmia. Peccato contro lo Spirito Santo. Del segno di Giona. Madre, e fratelli di Cristo chi siano.

1. In quel tempo Gesù passava in giorno di sabato per un campo di grano, e i suoi discepoli avendo fame si misero a cogliere delle spighe, e a mangiare. 2. Visto ciò i Farisei dissero a lui: guarda, come i tuoi discepoli fanno ciò, che non è lecito di fare in giorno di sabato. 3. Ma egli disse loro: non avete voi letto quello, che fece Davidde trovandosi preso dalla fame egli, e que', ch'eran con lui: 4. Come egli entrò nella casa di Dio, e mangiò i pani della proposizione, de' quali non era lecito a lui, nè a quei che erano con lui, di cibarsi, ma a' soli Sacerdoti? 5. O non avete voi letto nella legge, che ne' giorni di sabato i Sacerdoti nel tempio rompono il sabato, e son senza colpa? 6. Or io vi fo sapere, che v'ha qui uno più grande del tempio: 7. Che se voi sapeste cosa vuol dire: amo la misericordia, e non il sacrifìzio, non avreste mai condannato degl'innocenti. 8. Imperocché il figliuolo dell'uomo è padrone anche del sabato. 9. Ed essendo partito di li, andò alla loro sinagoga. 10. Ed eccoti un uomo, che aveva una mano arida, e l'interrogarono dicendo: è egli lecito di render la sanità in giorno di sabato? affine di accusarlo. 11. Ma egli rispose loro: chi sarà tra voi, che avendo una pecora, se questa venga a cadere in giorno di sabato nella fossa, non la pigli, e la cavi fuora? 12. Ma quanto è da più un uomo d'una pecora? È adunque lecito di far benefizj in giorno di sabato. 13. Allora disse a quell'uomo: stendi la tua mano, ed egli la stese, e fu renduta sana come l'altra. 14. Ma i Farisei usciti di li tennero consiglio contro di lui dal modo di levarlo dal mondo. 15. Ma Gesù sapendolo si ritirò di li, e lo seguirono molti, a'quali tutti restituì la salute. 16. E comandò loro severamente, che non lo manifestassero. 17. Affinché si adempiesse, quanto era stato detto dal profeta Isaia, che dice: 18. Ecco il mio servo eletto da me, il mio diletto, nel quale si è molto compiaciuta l'anima mia. Porrò sopra di lui il mio spirito, ed egli annunzierà la giustizia alle nazioni. 19. Non litigherà, né griderà, né sarà udita da alcuno nelle piazze la voce di lui. 20. Egli non romperà la canna fessa, e non ammorzerà il lucignolo che fuma, sin a tanto che faccia trionfare il giudizio. 21. E nel nome di lui spereranno le genti. 22. Allora gli fu presentato un indemoniato cieco, e muto, e lo sanò in guisa, che parlava, e vedeva. 23. E tutte le turbe uscivano fuori di se, e dicevano: è egli forse questo il figliuolo di David? 24. Ma i Farisei udito questo dissero: costui non caccia i demonj se non per opera di Beelzebub principe de' demonj. 25. Gesù però conosciuti i lor pensieri disse loro: qualunque Regno diviso in contrarj partiti sarà devastato; e qualunque città, o famiglia divisa in contrarj partiti non sussisterà. 26. Ma se satana discaccia satana, egli è in discordia con se medesimo: come dunque sussisterà il Regno di lui? 27. E se io caccio i demonj per opera di Beelzebub, per opera di chi li cacciano i vostri figliuoli? Per questo essi saran vostri giudici. 28. Che se per mezzo dello spirito di Dio io caccio i demonj, è adunque certo, che è giunto a voi il Regno di Dio. 29. Conciossiachè come può uno entrare in casa d'un campione, e rubargli i suoi arnesi, se prima non lega il campione per poi saccheggiargli la casa? 30. Chi non è meco, è contro di me, e chi non raccoglie meco, disperge. 31. Per questo io vi dico, che qualunque peccato, e qualunque bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non sarà perdonata. 32. E a chiunque avrà sparlato contro il figliuolo dell'uomo, gli sarà perdonato, ma a chiunque avrà sparlalo contro lo Spirito Santo, non sarà perdonatone in questo secolo, né nel futuro 33. O date per buono l'albero, e per buono il suo frutto, o date per cattivo l'albero, e per cattivo il suo frutto; imperocché dal frutto si riconosce la pianta. 34. Razza di vipere: come potete parlar bene, voi, che siete cattivi? imperciocché dalla pienezza del cuore parla la bocca. 35. L'uomo dabbene da un buon tesoro cava fuora del bene , il cattivo uomo da un cattivo tesoro cava fuori del male. 36. Or io vi fo sapere, che di qualunque parola oziosa, che avran detto gli uomini, ne renderan conto nel di del giudizio. 37. Imperocché le tue parole ti giustificheranno, e le tue parole ti condanneranno. 38. Allora gli replicarono alcuni degli Scribi, e de' Farisei dicendo: Maestro, desideriamo di vedere qualche tuo miracolo. 89. Ma egli rispose loro: questa generazione cattiva, e adultera va cercando un prodigio, e nessun prodigio le sarà conceduto, fuorichè quello di Giona profeta. 40. Imperocché siccome Giona stette per tre giorni, e per tre notti nel ventre della balena, così starà il figliuolo dell'uomo per tre giorni, e tre notti nel seno della terra. 41. Gli uomini di Ninive insorgeranno nel di del giudizio contro di questa nazione, e la condanneranno, perché essi fecero penitenza alla predicazione di Giona; ed ecco qui uno, che è da più di Giona. 42. La Regina del mezzogiorno insorgerà nel di del giudizio contro questa razza d'uomini, e la condannerà, perché venne dall'estremità della terra a udire la sapienza di Salomone; ed ecco qui uno, che è da più di Salomone. 43. Quando lo spirito impuro è uscito d'un uomo, se ne va per luoghi asciutti cercando riposo, e non lo trova. 44. Allora dice: ritornerò nella mia casa, dalla quale sono uscito, e giuntovi la trova vuota,e spazzata, e apparecchiata. 45. Allora va,e prende altri sette spiriti peggiori di lui, e vi entrano ad abitarla, e l'ultimo stato di quest'uomo diventa peggiore del primo; cosi succederà anche a questa stirpe perversa. 46. Mentre egli continuava a parlare alle turbe, ecco che la madre e i fratelli di lui si trattenevano di fuori, desiderando di parlargli. 47. E alcuno gli disse: tua madre, e i tuoi fratelli sono fuori, e cercano di te. 47. Ma egli rispose a chi gli parlava: chi è la mia madre, e chi sono i miei fratelli? 49. E stesa la mano inverso de' suoi discepoli: questi, disse, sono la madre, e i fratelli, che io ho. 5o. Imperocché chiunque fa la volontà del Padre mio, che è ne' Cieli, quegli è mio fratello, e sorella, e madre.


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