sabato 10 ottobre 2009

CAPO V



Delle otto beatitudini. Gli Apostoli sale della terra, e luce del mondo. Non è venuto Cristo per iscioglier la legge, ma per adempirla. Del non adirarsi contro il fratello; del non desiderare la donna altrui, del taglio del membro, che è cagione di scandalo; del non ripudiare la moglie ; del non giurare; del non resistere al male ; dell'amor de' nemici.



1. Gesù vista quella turba salì sopra un monte, ed essendosi egli posto a sedere, si accostarono a lui i suoi Discepoli. 2. E aperta la sua bocca gli ammaestrava, dicendo: 3. Beati i poveri di spirito perché di questi è il regno dei cieli. 4. Beati i mansueti, perché questi possederanno la terra. 5. Beati coloro, che piangono, perché saranno consolati. 6. Beati quelli, che hanno fame, e sete della giustizia, perché saranno satollati. 7. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. 8. Beati coloro, che hanno il cuor puro, perché vedranno Dio. 9. Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio. 10. Beati quei, che soffrono persecuzione per amore della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. 11. Voi siete beati, quando gli uomini vi malediranno, e vi perseguiteranno, e diranno di voi falsamente ogni male per causa mia. 12. Rallegratevi, ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa ne' cieli; imperocché così hanno perseguitato i Profeti, che sono stati prima di voi. 13. Voi siete il sale della terra; che se il sale diventa scipito, con che si salerà egli? Non è più buono a nulla, se non ad esser gettato via, e calpestato dalla gente. 14 Voi siete la luce del mondo. Non si può nascondere una città situata sopra di un monte. 15. Né accendono la lucerna, e la mettono sotto il moggio, ma sopra il candeliere, affinché faccia lume a tutta la gente di casa. 16. Così risplenda la vostra luce dinanzi agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere, e glorifichino il vostro Padre, che è ne' cieli. 17. Non vi date a credere, che io sia venuto per isciogliere la legge, o i profeti; non son venuto per scioglierla, ma per adempirla. 18. Imperocché in verità vi dico, che se non passa il cielo, e la terra, non iscatterà un jota, o un punto solo della legge, sino a tanto che tutto sia adempito. 19. Chiunque pertanto violerà uno di questi comandamenti minimi, e così insegnerà agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno de' cieli; ma colui, che avrà e operato, e insegnato, questi sarà tenuto grande nel regno de' cieli. 20. Imperocché io vi dico, che se la vostra giustizia non sarà più abbondante, che quella degli Scribi, e de' Farisei, non entrerete nel regno de' cieli. 21. Avete sentito, che è stato detto agli antichi: non ammazzare, e chiunque avrà ammazzato, sarà reo in giudizio. 22. Ma io vi dico, che chiunque si adirerà contro del suo fratello, sarà reo in giudizio, e chi avrà detto al suo fratello raca, sarà reo nel consesso; e chi gli avrà detto stolto, sarà reo del fuoco dell'inferno. 23. Se adunque tu stai per fare 1'offerta all'altare, ed ivi ti viene alla memoria, che il tuo fratello ha qualche cosa contro di te: 24. Posa lì la tua offerta davanti l'altare, e va a riconciliarti prima col tuo fratello, e poi ritorna a fare la tua offerta. 25. Accordati presto col tuo avversario, mentre sei con lui per istrada, affinchè per disgrazia il tuo avversario non ti ponga in mano del giudice, e il giudice in mano del ministro, e tu venga cacciato in prigione. 26. Ti dico in verità: non uscirai di li prima d'aver pagato sino all'ultimo picciolo. 27. Avete sentito, che fu detto agli antichi: non fare adulterio. 28. Ma io vi dico, che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso in cuor suo adulterio con essa. 29. Che se il tuo occhio destro ti scandalizza, cavalo, e gettalo da te; imperocché è meglio per te, che perisca uno de' tuoi membri, che essere buttato tutto il tuo corpo nell'inferno. 30. E se la tua mano destra ti scandalizza, troncala, e gettala lungi da te; imperocché è meglio per te, che perisca uno de' tuoi membri, che andare tutto il tuo corpo nell'inferno. 31. È stato pur detto: chiunque rimanda la propria moglie, le dia il libello del repudio. 32. Ma io vi dico, che chiunque rimanda la sua moglie, eccetto per ragion di adulterio, la fa divenire adultera, e chi sposa la donna ripudiata commette adulterio. 33. Similmente avete udito, che è stato detto agli antichi: non violare il giuramento, ma rendi al Signore quanto hai giurato. 34. Ma io vi dico di non giurare in modo alcuno, né pel ciclo, perché è il trono di Dio: 35. Né per la terra, perché è lo sgabello de' piedi di lui, né per Gerusalemme, perché ella è la città del gran Re : 36. Né giurerai per la tua testa, attesoché tu non puoi far bianco, o nero uno de' tuoi capelli. 37. Ma sia il vostro parlare: così è, così è; non è così; non è cosi, non è così; imperocché il di più è un male. 38. Avete udito, che è stato detto: occhio per occhio, e dente per dente. 39. Ma io vi dico di non istare a tu per tu col cattivo; ma a chi ti percuoterà nella destra guancia, presenta anche l'altra. 40. E a colui, che vuol muoverti lite, e toglierti la tua tonaca, cedigli anche il mantello. 41. E se uno ti strascinerà a correre per un miglio, va con esso anche altre due miglia. 42. Dà chiunque ti chiede, e non rivolger la faccia da chi vuol chiederti in prestito qualche cosa. 43. Avete udito che fu detto: amerai il prossimo tuo, odierai il tuo nemico. 44. Ma io vi dico: amate i vostri nemici, fate del bene a coloro, che vi odiano, e orate per coloro, che vi perseguitano, e vi calunniano. 45. Affinché siate figli del padre vostro, che è ne' cieli, il quale fa, che levisi il suo sole sopra i buoni, e sopra i cattivi, e manda la pioggia pe' giusti, e per gl'iniqui. 46. Imperocché, se amerete coloro, che vi amano, che premio avrete voi? non fanno eglino altrettanto anche i pubblicani? 47. E se saluterete solo i vostri fratelli, cosa fate di più (degli altri?) non fann'eglino altrettanto i Gentili? 48. Siate adunque voi perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è ne' cicli.

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