lunedì 2 novembre 2009

CAPO XIII

Parabole del seminatore, e della zizzania, del granello di senapa, del lievito, del tesoro ritrovato,della perla, e della rete. Il profeta non è onorato nel proprio paese.

1. In quel giorno poi Gesù uscito dalla casa stava a sedere alla riva del mare. 2. E si radunò intorno a lui gran turba di popolo, talmente che e trato in una barca vi si pose a sedere, e tutta la turba restò sul lido. 3. E parlò ad essi di molte cose per via di parabole: dicendo: ecco, che un seminatore andò per seminare. 4. E mentre egli spargeva il seme, cadde parte longo la strada, e sopraggiunsero gli uccelli dell'aria, e lo mangiarono. 5. Parte cadde in luoghi sassosi, ove non avea molta terra, e subito spuntò fuori, perché non avea profondità di terreno. 6. Ma levatosi il sole lo infuocò, e per non aver radice seccò. 7. Un'altra parte cadde tra le spine, e crebber le spine, e lo soffocarono. 8. Un'altra finalmente cadde sopra una buona terra, e fruttificò, dove cento per uno, dove sessanta, e dove trenta. 9. Chi ha orecchie da intendere, intenda.10. Ed accostatisi i suoi discepoli gli dissero: per qual motivo parli tu ad essi per via di parabole? 11 Ed ei rispondendo disse loro, perché a voi è concesso di intendere i misterj del Regno de' cieli; ma ad essi ciò non è stato concesso. 12. Imperocché a chi ha, sarà dato, e sarà nell'abbondanza ,ma a chi non ha, sarà tolto anche quello, che ha. 13. Per questo parlo loro per via di parabole, perché vedendo non vedono, e udendo non odono, né intendono. 14. E adempiesi in essi la profezia d'Isaia, che dice: udirete colle vostre orecchie, e non intenderete, mirerete co' vostri occhi, e non vedrete. 15. Imperocché questo popolo ha un cuor crasso, ed è duro d'orecchie, ed ha chiusi gli occhi per non vedere cogli occhi, né udir colle orecchie, né comprender col cuore, onde si con verta, ed io lo risanerò. 16. Ma beati sono i vostri occhi, che vedono, e i vostri orecchi, che odono. 17. Imperocché vi dico in verità, che molti profeti, e molti giusti desiderarono di vedere quello, che voi vedete, e non lo videro, e di udire quello, che udite, e non l'udirono. 18. Sentite pertanto voi la parabola del seminatore. 19. Chiunque ascolta la parola del Regno (di Dio), e non vi pon mente, viene il maligno, e toglie quel, che era stato seminato nel di lui cuore: questi è quegli, che ha ricevuto la semenza lungo la strada. 20. Quegli, che riceve la semenza in mezzo alle pietre, è colui, che ascolta la parola, e subito la riceve con gaudio. 21. Ma non ha la se radice, ed è di corta durata, e venuta la tribolazione, e la persecuzione a causa della parola, tosto è scandalizzato. 22. Colui, che riceve la semente tra le spine, è quegli, che ascolta la parola, ma la sollecitudine del secolo presente, e la illusione delle ricchezze soffogano la parola, e rendesi infruttuosa. 23. Ma quegli, che riceve la semente in un buon terreno, è colui, che ascolta la parola, e vi pon mente, e porta frutto, e rende ora cento, ora sessanta, ora trenta per uno. 24. Propose loro un'altra parabola dicendo: il Regno de' Cieli è simile ad un uomo, il quale seminò nel suo campo un buon seme. 26. Ma nel tempo, che gli uomini dormivano, il nemico di lui andò, e seminò della zizzania in mezzo al grano, e si partì. 26. Cresciuta poi l'erba, e venuta a frutto, allora comparve anche la zizzania. 27. E i servi del padre di famiglia accostatisi gli dissero: Signore, non avete voi seminato buon seme nel vostro campo? come dunque ha della zizzania? 28. Ed egli rispose loro: qualche nemico uomo ha fatto tal cosa; e i servi gli dissero, volete voi, che andiamo a coglierla? 29. Ed egli rispose: no, perché cogliendo la zizzania non isterpiate con essa anco il grano. 30. Lasciate, che l'uno, e l'altra crescano sino alla ricolta, e al tempo della ricolta dirò ai mietitori: sterpate in primo luogo la zizzania, e legatela in fastelli per brugiarla; il grano poi radunatelo nel mio granajo. 31. Propose loro un'ultra parabola dicendo: è simile il Regno de' Cieli a un grano di senapa, che un uomo prese, e seminò nel suo compo. 32. La quale è bensì la più minuta di tutte le semenze, ma cresciuta che sia, è maggiore di tutti i legumi, e diventa un albero, dimodoché gli uccelli dell'aria vanno a riposare sopra i di lei rami. 33. Un'altra parabola disse loro: è simile il Regno de' Cieli a un pezzo di lievito, cui una donna rimescola con tre staja di farina, fintanto che tutta sia fermentata. 34. Tutte queste cose Gesù disse alle turbe per via di parabole, né mai parlava loro senza parabola. 35. Affinché si adempisse quello, che era stato detto dal profeta: aprirò la mia bocca in parabole, manifesterò cose, che sono state nascoste dalla fondazione del mondo. 36. Allora Gesù licenziato il popolo se ne tornò a casa, e accostatisi i suoi discepoli dissero: spiegaci la parabola della zizzania nel campo. 37. Ed ei rispondendo disse loro: quegli, che semina buon seme, si è il figliuolo dell'uomo. 38. Il campo è il mondo, il buon seme sono i figliuoli del regno; la zizzania poi sono i figliuoli del maligno. 39. Il nemico, che la ha seminata, è il diavolo, la raccolta è la fine del mondo, i mietitori sono gli Angeli. 40. Siccome adunque si raccoglie la zizzania ,e si abbrucia, così succederà alla fine del secolo. 41. Il figliuolo dell'uomo manderà i suoi Angeli, e torranno via dal suo Regno tutti gli scandali, e tutti coloro, che esercitano l'iniquità. 42 E li getteranno nella fornace di fuoco: ivi sarà pianto, e stridore di denti. 43. Allora splenderanno i giusti come il sole nel Regno del loro Padre: chi ha orecchie da intendere, intenda. 44. Di più il Regno de' Cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo, il qual tesoro un uomo avendolo trovato lo nasconda, e tutto allegro perciò va, e vende quanto ha, e compra quel campo. 45. È ancora simile il Regno de' Cieli a un mercadante, che cerca buone perle. 46. Il quale trovata una perla di gran pregio, va e vende quanto ha, e la compra. 47. È ancora simile il Regno de' Cieli a una rete gettata in mare, che raccoglie ogni sorta di pesci. 48. La quale allorché, fu piena (i pescatori) tiratala fuori, e postisi a sedere sul lido, scelsero, e riposero i buoni ne' vasi, e buttarono via i cattivi. 49. Così succederà nella consumazione del secolo, verranno gli Angeli, e separeranno i cattivi di mezzo a' giusti. 50. E li getteranno nella fornace di fuoco: ivi sarà pianto, e stridore di denti. 51. Avete voi inteso tutte queste cose? Sì, Signore, risposero essi. 52. Ed ei disse loro: per questo ogni Scriba instruito pel Regno de' Cieli è simile a un padre di famiglia, il quale cava fuora dalla sua dispensa roba nuova, e usata. 53. Terminate che ebbe Gesù queste parabole parti di là, 54. E andatosene alla sua patria, insegnava nelle loro sinagoghe, dimodoché restavano stupefatti, e dicevano: onde mai ha costui tal sapienza, e miracoli? 55. Non è egli figliuolo d'un artigiano? non è ella sua madre quella, che chiamasi Maria? e suoi fratelli quelli, che chiamansi Giacomo, Giuseppe, Simone, e Giuda? 56. E non son elleno tra di noi tutte le sue sorelle? donde adunque son venute a costui tutte queste gran cose? 57. E restavano scandalizzati di lui. Ma Gesù disse loro: non è senza onore un profeta, fuoriché nella sua patria, e in casa propria. 58. E non fece quivi molti miracoli, a motivo della loro incredulità.


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