martedì 20 ottobre 2009

CAPO VII

De' cattivi giudizj; del non dare a' cani le cose sante; dell'efficacia dell'orazione; fare agli altri quel, che vogliamo sia fatto a noi. Alla vita si entra per la porta stretta. Come si distinguono i falsi profeti da' veri, e il buon arbore dal cattivo. Similitudine dell'uomo, che edifica, con quello, che ascolta Cristo.

1. Non giudicate, affin di non essere giudicati. 2. Imperocché a tenore del vostro giudicare, sarete giudicati, e sarà rimisurato a voi con quella misura, colla quale misurate. 3. E perché badi tu a una pagliuzza, che è nell'occhio di tuo fratello, e non fai riflesso alla trave, che hai nell'occhio tuo? 4 Ovvero come dirai al tuo fratello: lascia, ch'io ti cavi dall'occhio il filo di paglia, mentre hai tu una trave nell'occhio tuo? 5. Ippocrita, cavati prima la trave dall'occhio, e allora guarderai di levare il filo di paglia dall'occhio del tuo fratello. 6. Non vogliate dare le cose sante ai cani, e non buttate le vostre perle agli immondi animali, perché non accada, che le pestino coi loro piedi, e si rivoltino a sbranarvi. 7. Chiedete, è otterrete, cercate,e troverete, picchiate, e saravvi aperto. 8. Imperocché chiunque chiede, riceve, e chi cerca trova, e sarà aperto a colui che picchia. 9. E chi mai è tra voi, che chiedendogli il suo figliuolo del pane gli porga un sasso? 10. E se gli domanderà un pesce, gli darà egli una serpe? 11. Se adunque voi, cattivi come siete, sapete dare dei beni, che vi sono dati a' vostri figliuoli, quanto più il padre vostro, che è ne' cieli, concederà il bene a coloro, che glielo domandano? 12. Fate dunque agli uomini tutto quello, che volete, che facciano a voi ; imperocché in questo sta la Iegge, e i Profeti. 13. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta, e spaziosa la via, che conduce alla perdizione, e molti sono quei che entrano per essa. 14. Quanto angusta è la porta, e stretta la via, che conduce alla vita : e quanto pochi son quei, che la trovano! 15. Guardatevi da' falsi Profeti, che vengono da voi vestiti da pecore, ma al di dentro son lupi rapaci. 16. Li riconoscerete da' loro o frutti: si coglie forse uva dalle spine, o fichi da' triboli? 17. Così ogni buon albero porta buoni frutti, e ogni albero cattivo fa frutti cattivi. 18. Non può un buon albero far frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. 19. Qualunque pianta, che non porti buon frutto, si taglia, e si getta nel fuoco. 20. Voi li riconoscerete adunque dai frutti loro. 21. Non tutti quelli, che a me dicono: Signore, Signore, entreranno nel regno de' cieli, ma colui, che fa la volontà del Padre mio, che è ne' cicli, questi entrerà nel regno de' cieli. 22. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetato nel nome tuo, e non abbiam noi nel nome tuo cacciato i Demonj, e non abbiamo noi nel nome tuo fatto molti miracoli? 23. Ed allora io protesterò ad essi; non vi ho mai conosciuti, ritiratevi da me tutti voi, che commettete l'iniquità. 24. Chiunque pertanto ascolta queste mie parole, e le mette in pratica, sarà paragonato all'uomo saggio, che fondò la sua casa sul sasso. 25. E cadde la pioggia, e i fiumi inondarono, e soffiarono i venti, e imperversarono contro quella casa, ma ella non andò giù, perché era fondata sul sasso. 26. Chiunque ascolta queste mie parole, e non le pratica, sarà simile all'uomo stolto, che edificò la sua casa sopra l'arena. 27. E cadde la pioggia, e inondarono i fiumi, e soffiarono i venti, e imperversarono contro quella casa, ed ella andò giù, e fu grande la sua rovina. 28. Or avendo Gesù terminato questi discorsi, le turbe si stupivano della sua dottrina. 21). Imperocché egli le istruiva, come avente autorità, e non come i loro Scribi, e Farisei.


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