venerdì 13 novembre 2009

CAPO XVII

Trasfigurazione di Cristo. Giovanni è Elia. Del Fanciullo lunatico, cui non avevano potuto sanare gli Apostoli; efficacia della fede, dell'orazione, e del digiuno. Predice la sua passione, e paga il tributo.

1. Sei giorni dopo Gesù prese con se Pietro, e Giacomo, e Giovanni, e li menò separatamente sopra un alto monte. 2. E fu dinanzi ad essi trasfigurato, e il suo volto era luminoso come il sole, e le sue vesti bianche come la neve. 3. E a un tratto apparvero ad essi Mosé, ed Elia, i quali discorrevan con lui. 4. E Pietro prendendo la parola disse a Gesù: Signore, buona cosa è per noi lo star qui. Se a te piace, facciam qui tre padiglioni, uno per te, uno per Mosè, e uno per Elia. 5. Prima che egli finisse di dire, ecco che una nuvola risplendente gli adombrò, ed ecco dalla nuvola una voce, che disse: questi è il mio figliuolo diletto, nel quale io mi sono compiaciuto, ascoltatelo: 6. Udito ciò, i discepoli caddero bocconi per terra, ed ebbero gran timore. 7. Ma Gesù si accostò ad essi, e toccogli, e gli disse: alzatevi, e non temete. 8. E alzando gli occhi non videro nessuno, fuori del solo Gesù. 9. E nel calare dal monte, Gesù ordinò loro dicendo non dite a chicchessia quel, che avete veduto, prima clic il Figliuol dell'uomo sia risuscitato da morte. 10. E i discepoli lo interrogarono, dicendo: perché dunque dicono gli Scribi, che prima deve venire Elia? 11. Ed egli rispose loro: certo, che prima è per venire Elia, e riordinerà tutte le cose. 12. Ma io vi dico, che Elia è già venuto, e non lo hanno riconosciuto, ma hanno fatto a lui tutto quello, che han voluto, e nella stessa maniera sarà da essi trattato il Figliuolo dell'uomo. 13. Allora i discepoli compresero, che aveva loro parlato di Giovanni Battisti. 14. Ed essendo egli giunto, dove eran le turbe, se gli accostò un uomo, e si gettò in ginocchio davanti a lui, dicendo: Signore, abbi pietà di mio figlio, perché è lunatico, e soffre molto; imperocché spesso cade nel fuoco, e spesso nell'acqua. 15. E io lo ho presentato a' tuoi discepoli, e non hanno potuto sanarlo. 16. Ma Gesù rispose, e disse: o generazione incredula, e perversa, sino a quando starò con voi? sino a quando vi sopporterò? Menatelo qui da me. 17. E Gesù sgridò il demonio, e questi usci dal fanciullo, il quale da quel momento fu risanato. 18. Allora i discepoli presero in disparte Gesù, e gli dissero: per qual motivo non abbiamo noi potuto scacciarlo? 19. Rispose loro Gesù: a motivo della vostra incredulità. Imperocché in verità vi dico, che, se avrete fede, quanto un granello di senapa, potrete dire a questo monte, passa da questo a quel luogo, e passerà, è nissuna cosa sarà a voi impossibile. 20. Ma questa sorta (di demonj non) si discaccia se non mediante l'orazione, e il digiuno. 21. E mentre trattenevansi nella Galilea, Gesù disse loro: il Figliuolo dell'uomo ha da essere dato nelle mani degli uomini. 22. E lo uccideranno, ed ei risorgerà il terzo giorno, ed essi restarono afflitti sommamente. 23. Ed essendo andati in Capharnaum, si accostarono a Pietro quelli, che riscuotevano le due dramme, e gli dissero: il vostro Maestro non paga egli le due dramme? 24. Ed ei rispose; certo che sì. Ed entrato che egli fu in casa, Gesù lo prevenne, e gli disse: che te ne pare, o Simone? da chi ricevono il tributo, od il censo i Re della terra? Da' proprj figliuoli, o dagli estranei? 25. Dagli estranei, rispose Pietro; e Gesù soggiunsegli: dunque esenti sono i figliuoli. 26. Con tutto ciò per non recare ad essi scandalo, va al mare, getta l'amo, e prendi il primo pesce, che verrà su, e apertagli la bocca, vi troverai uno statere, piglialo, e paga per me, e per te.


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