sabato 26 dicembre 2009

CAPO XXVII

Giuda riporta il denaro della vendita, e va ad impiccarsi. Gesù accusato dinanzi a Pilato non risponde; la moglie di Pilato dice che egli è giusto. È a lui preferito Barabba. Pilato, lavatesi le mani, rimette Gesù flagellato, perché sia crocifisso. Gli danno da bere vino misto col fiele. È crocifisso tra due ladroni. Divisione delle sue vesti. Bestemmie scaricate da varj contro di lui. Tenebre. Gesù gridando Eli rende lo spirito. Prodigj avvenuti nella sua morie. Il corpo di lui sepolto da Giuseppe vien dato in custodia ai soldati.

E fattosi giorno, tenner consiglio tutti i Principi de' Sacerdoti,e gli Anziani del popolo contro Gesù per farlo morire. 2. E legato lo condussero, e lo misero nelle mani di Ponzio Pilato Preside. 6. Allora Giuda, che 1'avea tradito, vedendo, come Gesù era condannato, pentito riportò i trenta denari ai Principi de' Sacerdoti, e agli Anziani; 4. Dicendo: ho peccato: avendo tradito il sangue innocente. Ma quegli dissero: ciò a noi che monta? Pensaci tu. 5. Ed egli gettate le monete d'argento nel Tempio, si ritirò: e andò, e si appiccò a un capestro. 6. Ma i Principi de' Sacerdoti, raccolte le monete d'argento, dissero: non è lecito di metterle nel tesoro: perché sono prezzo di sangue. 7. E fatta consulta, compraron con essi il campo d'un vasajo, per seppellirvi i forestieri. 8. Per la qual cosa quel campo si chiama Ilaceldama, cioè il campo del sangue, fino al di d'oggi. 9. Allora si adempì quello, che fu predetto per il profeta Geremia, che dice: e hanno ricevuto i trenta denari d'argento, prezzo di colui, il quale comprarono a prezzo dai figliuoli d' Israele: 10. E gli hanno impiegati in un campo d'un vasajo, come ha prescritto a me il Signore. 11. E Gesù fu presentato dinanzi al Preside, e il Preside lo interrogò, dicendogli: se' tu il Re de' Giudei? Gesù gli disse: tu lo dici. 12. E venendo accusato dai Principi de' Sacerdoti, e dagli Anziani, non rispose nulla. 13. Allora Pilato dissegli: non odi tu, di quante cose ti accusano? 14. E per qualunque proposta non gli rispose nulla, talmente che ne restò il Preside altamente maravigliato. 15. Or egli era solito il Preside di liberare nel dì solenne quel prigione, che fosse più loro piaciuto. 16. Ed egli aveva allora un prigione fumoso chiamato Barabba. 17. Essendo essi dunque adunati, Pilato disse: chi volete, che io vi ponga in libertà? Barabba, o Gesù chiamato il Cristo? 18. Imperocché, sapeva che per invidia l'avean tradito. 19. E sedendo egli a tribunale: la sua moglie mandò a dirgli: non t'impicciare delle cose di quel giusto; imperocché sono stata quest'oggi in sogno molto sconturbata a causa di lui. 20. Ma i Principi de' Sacerdoti, e gli Anziani persuasero il popolo a chieder Barabba, e far perire Gesù. 21. E prendendo la parola il Preside, disse loro: quale dei due volete, che io vi metta in libertà? Ma quegli disser: Barabba. 22. Disse loro Pilato: che farò io adunque di Gesù, chiamato il Cristo? 23. Disser tutti: sia crocifisso. Disse loro il Preside: ma che ha egli fatto di male? Quegli però vie più gridavano, dicendo: sia crocifisso. 14 Vedendo Pilato, che nulla giovava, anzi si faceva maggiore il tumulto, presa l'acqua si lavò le mani dinanzi al popolo, dicendo: io sono innocente dal sangue di questo giusto: pensateci voi. 25. E rispondendo tutto quanto il popolo, disse: il sangue di lai sopra di noi, e sopra de' nostri figliuoli. 26. Allora rilasciò loro Barabba, e fatto flagellare Gesù, lo rimise ad essi, perché fosse crocefìsso. 27. Allora i soldati del Preside, condotto Gesù nel Pretorio, radunarono intorno a lui tutta la coorte: 28. E spogliatolo, gli misero indosso una clamide di color di cocco: 29. E intrecciata una corona di spine, gliela posero in testa, e una canna nella mano diritta. E piegando il ginocchio dinanzi a lui, lo schernivan, dicendo: Dio ti salvi, Re de' Giudei. 30. E sputandogli addosso, prendevan la canna, e lo battevano nella testa. 31. E dopo averlo schernito, lo spogliarono della clamide, e lo rivestiron delle sue vesti, e lo menaron a crocifiggere. 32. E nell'uscire incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone: e lo costrinsero a portare la croce di lui. 33. E arrivarono al luogo detto Golgota, che vuol dire luogo del cranio. 34. E gli dettero a bere del vino mescolato con fiele; e assaggiato che l'ebbe, non volle bere. 35. E dopo che 1'ebber crocifisso, si spartirono le sue vesti, tirando a sorte: affinché si adempisse quello, che fu detto dal Profeta, che dice: si sono spartiti tra di loro le mie vestimenta, e hanno tirato a sorte la mia veste. 36. E stando a sedere gli facevano la guardia. 37. E gli posero scritto sopra la sua testa il suo delitto: QUESTI È GESÙ NAZARENO IL RE DE' GIUDEI. 38. Allora furon crocifissi con lui due ladroni: uno a destra, e l'altro a sinistra. 39. E quelli, che passavano, lo bestemmiavano crollando il capo, 40. E dicendo; o tu, che distruggi il Tempio di Dio, e lo rifabbrichi in tre giorni, salva te stesso: se sei Figliuolo di Dio, scendi dalla croce. 41. Nella stessa guisa anche i Principi de' Sacerdoti facendosi beffe di lui con gli Scribi, e gli Anziani, dicevano: 42. Ha salvato altri, non può salvare so stesso: se è il Re d'Israele, scenda adesso dalla croce, e gli crediamo: 43. Ha confidato in Dio: lo liberi adesso, se gli vuol bene; imperocché egli ha detto: sono Figliuolo di Dio. 44. E questo stesso gli rimproveravano i ladroni, che erano stati crocifissi con lui. 45. Ma dall'ora sesta furon tenebre per tutta la terra sino all'ora nona. 46. E intorno all'ora nona esclamò Gesù ad alta voce, dicendo: Eli, Eli, Lamma sabacthani? che vuol dire; Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? 47. Ma alcuni de' circostanti udito ciò, dicevano, costui chiama Elia. 48. E tosto correndo uno di essi, inzuppò una spugna nell'aceto; e postala in cima d'una canna, gli dava da bere. 49. Gli altri poi dicevano: lascia, che veggiamo, se venga Elia a liberarlo. 50. Ma Gesù gettato di nuovo un gran grido, rendé lo spirito. 51. Ed ecco che il velo del Tempio si divise in due parti da sommo a imo: e la terra tremò, e le pietre si spezzarono. 52. E i monumenti si aprirono; e molti corpi de' santi, che si erano addormentati, risuscitarono. 53. E usciti de' monumenti dopo la Risurrezione di lui, entrarono nella Città santa, e apparvero a molti. 54. Ma il Centurione, e quegli, che con lui facevan la guardia a Gesù, veduto il tremuoto, e le cose, che accadevano, ebbero gran timore, e dicevano: veramente costui era Figliuolo di Dio. 55. Ed eranvi in lontananza molte donne, le quali avean seguitato Gesù dalla Galilea, e lo avevano assistito: 56. Tralle quali eravi Maria Maddalena, e Maria madre di Giacomo, e di Giuseppe, e la madre de' figliuoli di Zebedeo. 57 E fattosi sera, andò un ricco uomo di Arimatea chiamato Giuseppe, che era anch'esso discepolo di Gesù. 58. Questi andò a trovar Pilato, e chiesegli il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò, che il corpo fosse restituito. 59. E Giuseppe, preso il corpo, lo rinvolse in una bianca Sindone. 60. E lo pose nel suo monumento nuovo, scavato da lui in un masso; e ribaltò una gran pietra su la bocca del monumento, e si ritirò. 61. E stavano ivi Maria Maddalena, e l'altra Maria a sedere dirimpetto al sepolcro. 62. Il giorno seguente, che è quello dopo la Parasceve, si radunarono i Principi de' Sacerdoti, e i Farisei da Pilato, 63. E gli dissero: Signore, ci siam ricordati, che quel seduttore, quand'era ancor vivo, disse: dopo tre giorni risusciterò. 64. Ordina adunque, che sia custodito il sepolcro fino al terzo giorno: affinché non vadan forse i suoi discepoli a rubarlo, e dicano al popolo: egli è risuscitato da morte: e sia l'ultimo inganno peggiore del primo. 65. Pilato gli disse: siete padroni delle guardie, andate, custodite, come vi pare. 66. Ed essi andarono, e afforzarono il sepolcro colle guardie, e misero alla pietra il sigillo.


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